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T760 APACHE, ecco l’ultra Superyacht (con flying pool)

Ispirate all’architettura moderna, le line esterne pulite di Apache si basano su tratti nitidi orizzontali, verticali e diagonali

Quando vengono aperte le terrazze laterali abbattibili, il beach club di Apache offre 125 metri quadri di spazio vivibile e una piscina che “affonda” nel mare

La cabina armatoriale si trova a prua del ponte superiore, con accesso diretto a una “Flying Pool” lunga 9,5 metri

Con la sua lunghezza fuori tutto di 76 metri e il baglio massimo di 12,5, il progetto Apache in acciaio e alluminio si basa su una nuova piattaforma tecnica con uno stile esterno elegante, un design interno chic e caratteristiche di lusso mai viste prima firmate Alberto Mancini. 

“Apache conferma la capacità di Tankoa di costruire yacht di queste dimensioni”, spiega Vincenzo Poerio, CEO Tankoa. “Si tratta dell’evoluzione di progetti esistenti in qualcosa di innovativo e più contemporaneo, con la collaborazione di un designer di primo piano come Alberto Mancini”.

“Sono davvero felice, dopo tanti anni di conoscenza, di poter collaborare con Alberto Mancini a un progetto così prestigioso”, dichiara Giuseppe Mazza, Tankoa Sales and Marketing Manager. “Nonostante la sua giovane età, lo considero uno dei più importanti yacht designer al mondo. Credo che la piscina sospesa a prua tra il ponte superiore e quello principale sia un’idea visionaria di Alberto, che ancora una volta stupisce con soluzioni innovative”.

Architettura moderna 

Ispirate all’architettura moderna, le line esterne pulite di Apache si basano su tratti nitidi orizzontali, verticali e diagonali. Assomigliano alle penne o alle piume di una freccia, regalano un disegno dinamico e minimizzano l’impatto delle murate, regalando una vista verso l’esterno senza soluzione di continuità e un contatto intimo con il mare. 

 “I ponti dovevano offrire più aree dedicate al relax e alla socializzazione, ma l’equilibrio tra gli spazi interni ed esterni doveva essere istintivo, luminoso e felice”, spiega il designer Alberto Mancini.

Luce e aria

Il beach club di Apache è uno dei tratti distintivi: quando vengono aperte le terrazze laterali abbattibili, offre 125 metri quadri di spazio vivibile e una piscina che “affonda” nel mare, raggiungibile dal ponte principale tramite la grande scalinata centrale. È collegato al garage, che una volta svuotato di tender e toys aumenta ancora lo spazio. Le piattaforme abbattibili sono dotate di vetri unidirezionali dello stesso colore dello scafo per non rovinare l’estetica esterna.  

“Volevo evitare il tipico effetto grotta buia che oggi vediamo in molti beach club”, spiega ancora Mancini. “Per questo, il beach club di Apache non è solo un’area dalla quale si accede al mare, quindi fruibile solo quando si è all’ancora di giorno; è totalmente integrato con il salone del ponte principale, così da poter essere utilizzato giorno e notte con un’estensione dello spazio abitativo esterno”.

Spazio sociale

Il salone e la sala da pranzo del main deck coprono un’area di 118 metri quadri estremamente luminosa. Questo è lo spazio più conviviale dello yacht, un luogo per socializzare con accesso diretto all’ampia terrazza esterna o dal quale si può scendere al beach club. Sul ponte principale si trovano quattro cabine ospiti, che godono di finestrature molto più grandi rispetto alle classiche cabine del ponte inferiore, oltre a una lussuosa suite VIP a prua.

Volando attraverso lo spazio

La sontuosa cabina armatoriale si trova a prua del ponte superiore, con accesso diretto a una “Flying Pool” dall’incredibile lunghezza di 9,5 metri. Questa piscina ha il fondo vetrato: una soluzione che non solo regala la sensazione di nuotare sospesi nello spazio, ma consente alla luce naturale di filtrare nella lounge semiaperta e nella palestra sul ponte sottostante. Una soluzione del ponte di prua mai tentata prima su un superyacht.

Lusso discreto

Lo stile degli interni, nella visione del designer, unisce con discrezione un sofisticato mélange di tessuti e tappezzerie Loro Piana, caldo parquet in rovere e pelle scamosciata nabuk per creare un ambiente lussuoso, ma al tempo stesso accogliente e sobrio. Pannelli in legno di frassino blu scuro e un corridoio vetrato accessibile attraverso la suite armatoriale creano un piacevole equilibrio tra materiali caldi e freddi.

Stanza con vista

Il ponte di coperta presenta una spaziosa timoneria con sala radio separata e una cabina del capitano molto confortevole, oltre a un salotto aggiuntivo per socializzare in modo più intimo o ideale come salottino dove leggere un buon libro. Sul ponte di poppa scoperto si trova una seconda piscina. Sul ponte superiore ecco un’accogliente sala di osservazione o una terrazza con vista panoramica a picco sull’acqua, ideale per godere degli ultimi raggi del sole al tramonto.

Servizio preciso

Oltre al beach club, il ponte inferiore è dedicato all’equipaggio e alle aree di servizio con cucina professionale e una crew mess, lavanderia, celle frigorifere e cambusa, oltre alle aperture a scafo per garantire rifornimenti rapidi ed efficienti. Adiacente alla lobby e all’ascensore si trova anche una stanza cinema per gli ospiti.

Apache è progettato per avere un dislocamento di 1.350 t e una stazza lorda di 1.515GT. Due le opzioni propulsive: due motori CAT C3512E (2 x 1901 kW @ 1,800 giri/min) o due MTU V4000M73 (2 x 1920 kW @ 1,970 giri/min) per una velocità massima di 16,5 nodi, un’andatura di crociera di 15 nodi e un’autonomia di 5.000 miglia.  

Luca D'Ambrosio

Editor-in-Chief and Journalist. With more than 30 years spent in the publishing industry and 20 sailing and racing with his boats Luca have a very deep working nautical knowledge.

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