È arrivato il materiale di lusso definitivo per le coperte dei nuovi Superyachts, si chiama EcoDeck e a lanciarlo è l’italiana Synteak Group, azienda leader del settore che, grazie alla ricerca e all’evoluzione dei materiali, si pone come obiettivo quello di far dimenticare il “vecchio” teak naturale nelle pavimentazioni di Yacht e Superyachts.
L’esigenza è quella naturalmente di sopperire alla mancanza di risorse naturali che rendono il classico teak sempre più difficile da reperire, ed ecco quindi che con l’EcoDeck, spesso 8mm e composto da materiali ingegnerizzati ad alto contenuto tecnologico, Synteak Group punta a portare le prestazioni e l’estetica della coperta ad un nuovo livello.
Un materiale più resistente, più duraturo, esteticamente perfetto e con meno vincoli di design, senza rinunciare a camminare sopra ad una superficie bella ed elegante in grado di far esaltare la magnificenza dell’imbarcazione tramite un look & feel di vero lusso. Inoltre, EcoDeck è adatto anche ad uso interno e montato a parete, oltre ad essere un’ottima soluzione per sostituire interamente tutte le parti in legno dell’imbarcazione, anche quelle in massello dalle forme più complesse.
“Molto presto tutti i proprietari dei migliori yachts vorranno solo EcoDeck, il legno sarà solo un ricordo. – afferma il CEO di Synteak Martorelli Francesco – Già diversi armatori e cantieri produttori hanno accolto questo cambiamento, soprattutto nel Nord Europa (dove il prodotto è nato ed è già presente da diversi anni) ed è ora disponibile anche da noi, su tutto il territorio italiano, grazie alla già presente e consolidata rete di professionisti Synteak”.
Il prodotto sarà visionabile anche durante la famosa esibizione nautica “METS TRADE 2022” ad Amsterdam dal 15 al 17 novembre 2022, nel padiglione “Superyacht Pavilion SYP” allo stand numero 10.502.
“Con questo materiale ci collochiamo in una fascia di mercato di livello molto alto, ma questo non vieta ad armatori e produttori di imbarcazioni di dimensione inferiore di optare per questo prodotto – conclude Martorelli – come già dimostrato dall’adozione di EcoDeck da parte di costruttori di punta come Hallberg-Rassy per il mondo delle barche a vela”.