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Sostenibilità, se ne parla al Monaco Yacht Show. La Nautica si aggiorna ed evolve

Al Monaco Yacht Show di quest’anno la parola ‘sostenibilità’ ridondava spesso tra i padiglioni dove sono apparse un gran numero di migliorie in diversi settori della Nautica al fine di rendere motori, arredamenti, consumi e molto altro,  sempre più, appunto, sostenibili.

Se infatti è evidente che dietro questa transizione ci sia sicuramente un traino legato all’aspetto economico che, evidentemente, va considerato dato l’attuale periodo storico, dall’altro però prende anche sempre più piede una sorta di coscienza collettiva che spinge sia produttori che clienti in questa direzione.

Su questo fondamento appunto si è svolta presso il Monaco Yacht Show 2022 del principato monegasco la Sustainability Conference organizzata da SYBAss (Superyacht Builders Association), insieme alla Water Revolution Foundation e alla Superyacht Life Foundation.

Al centro del panel, moderato da Tony Harris, Superyacht Industry Ambassador, gli sviluppi che questo settore sta portando avanti al fine di rendere i processi di produzione più performanti e duraturi nel tempo, e quali progressi l’industria dei superyacht stia facendo nel campo della sostenibilità.

Un Salone che nasce già all’insegna della sostenibilità.  – ha subito conferma Gaëlle Tallarida, Managing Director del Monaco Yacht Show – Ci impegniamo per un evento più sostenibile e abbiamo già soluzioni in atto come il Sustainability Hub, che mette in evidenza soluzioni e progetti sostenibili che aiutano a ridurre l’impronta ambientale dei superyacht con il supporto dell’industria nautica e con l’aiuto della Water Revolution Foundation. L’Hub ha start-up specializzate in tecnologia, soluzioni e concetti eco-compatibili, ed è destinato ad assumere un ruolo di primo piano nella presentazione di soluzioni di superyacht innovative e future“.

Tra gli ospiti c’era anche Robert van Tol, Direttore Esecutivo della Fondazione Water Revolution: “La nautica da diporto è l’unico settore marittimo che ha un’organizzazione no-profit dedicata per affrontare il suo impatto ambientale, e può trarne molto in termini di efficienza in ricerca e sviluppo. – ha commentato intervenendo alla tavola rotonda – Poichè mentre le navi commerciali usano gli oceani per trasportare merci da un punto A ad un punto  B, lo yachting ha una connessione in più: è il nostro giardino sul retro. Come organizzazione ci concentriamo sulla riduzione degli impatti negativi sull’ambiente, ma anche sulla conservazione degli oceani, che è un’opportunità per avere un impatto collettivo positivo. Questa è un’iniziativa in crescita e sempre più aziende stanno salendo a bordo“.

Tra i rappresentanti del panel figuravano anche l’architetto navale Philippe Briand, che ha presentato i dettagli tecnici su come il design degli yacht può fare una differenza significativa nell’efficienza delle navi, e ancora Giedo Loeff, che lavora come capo della ricerca e sviluppo presso il costruttore di superyacht olandese Feadship e che ha posto l’attenzione su come la ricerca appunto di Feadship negli ultimi 15 anni si sia concentrata sulla transizione ai combustibili rinnovabili: incarnata dal recente concept Pure yacht, Feadship traccia una tabella di marcia per il 2030 che punta a combustibili alternativi come metanolo e idrogeno.

Infine Anders Kurtén l’amministratore delegato del cantiere navale Baltic Yachts Anders Kurtén che ha affrontato il lato costruttivo del settore, sottolineando come Baltic Yachts abbia adottato misure per incorporare materiali più rinnovabili, riciclati o alternativi nella costruzione di yacht, ad esempio utilizzando il lino al posto della fibra di vetro o il carbonio nella costruzione dello scafo e del telaio.

Un superyacht è un prodotto che esiste per un motivo: far sorridere l’armatore. – ha dichiarato entusiasta Kurtén – Visto che il mondo sta cambiando, vorremmo agire in modo che possano continuare a comprare uno yacht con la coscienza a posto. Riteniamo che i nostri clienti rappresentino circa lo 0,003% della popolazione globale, ma poiché controllano il 15% delle risorse globali, le loro azioni stanno illuminando la strada come leader di pensiero. Non esiste un proiettile d’argento, ma la sostenibilità si ottiene concentrandosi su più piccoli dettagli tutti combinati. E i nostri clienti collaborano con noi per creare soluzioni sostenibili”.

Insomma, il solco della traccia ogni anno che passa diventa più definito e la strada prende forma, e si può dire che si stia prendendo la giusta direzione. Aver parlato e sottolineato nuovamente l’importanza della sostenibilità al Monaco Yacht Show, dimostra come iniziative come questa coinvolgano sempre di più i grandi cantieri, nel settore della Nautica coloro che avranno il maggior impatto in questo percorso di cambiamento epocale.

Un segnale forte, come evidenza Robert van Tol in conclusione: “Il nostro obiettivo con la conferenza era mostrare che l’industria sta davvero facendo progressi in quest’area della sostenibilità e informare i media e il pubblico in generale su tutti i nuovi sviluppi che stanno avvenendo in background, sia con i costruttori che con i fornitori, ma anche con nuove aziende che stanno innovando in questo settore e attirando nuovi investimenti”.

di

Luca D'Ambrosio

Editor-in-Chief and Journalist. With more than 30 years spent in the publishing industry and 20 sailing and racing with his boats Luca have a very deep working nautical knowledge.

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