A noi però, più che la velocità massima che il produttore dichiara essere di 22 nodi, interessava testare la manovrabilità, la rumorosità e la fluidità del sistema di propulsione, oltre che il confort di bordo.
Abituato a tante prove con motori normali, la prima cosa che cerco di fare quando salgo a bordo è istintivamente di accendere il motore. Mossa sbagliata perché, mi fanno notare che il nostro è già in ON e non emette alcun suono. Sempre nel massimo silenzio, manovro agilmente in uno spazio ridotto, mi giro di 180 gradi ed esco dal canale.
La leva dell’acceleratore è fluida, la potenza erogata, anche se in questo caso tagliata dalla centralina, è progressiva. Bisogna abituarsi alla sensazione di accelerare senza il minimo rumore, l’unico suono che si avverte è dato dal progressivo aumento dei giri dell’elica che, in questo caso, è una quadripala da 14′.
Procediamo fino a raggiungere una velocità massima di circa 6,5 nodi, poco, ma è il limite imposto dal settaggio e da questa zona di navigazione. Noto che il consumo segnalato dallo strumento a questa velocità è di 2,5 kw/h. A questa andatura però potremo procedere senza ricaricare la batteria per ben 5 ore e mezzo.
Sul tender siamo in due, ad accompagnarmi c’è Franco Moro di Huracan. Mentre mi spiega che se andassimo alla massima potenza il consumo sarebbe di 35 kw/h, mi accorgo che per parlare non dobbiamo alzare il tono di voce.
Pur non planando, grazie alla disposizione dei pesi centrale e alla stabilità del battello, la sensazione è confortevole, nonostante le fastidiose onde incrociate, tipiche della laguna, ci colpiscano da ogni parte.
Il Naumatec E-tender, in queste condizioni di navigazione proibitive, resta sempre stabile ed asciutto, cosa molto importante per un tender come questo.