Miami Concours 2022: dove glamour, superyacht e supercar si incontrano
Autentica calamita di glamour, divertimento e vitalità, Miami è fatta per tutti quelli che osano sfidare lo status quo. Dagli anni bui e la triste epoca dei cocainomani e dei gangster alla più luminosa era dell’ art deco, dalle supermodelle all’avvento di Versace & company – la metropoli baciata dal sole ne ha veramente viste di tutte i colori!
Sfogliando le pagine della sua ricchissima storia, l’unica costante della Città Magica, che resiste alla prova del tempo, è quella di essere la prima capitale mondiale dei toys per adulti fatti su misura. Che si tratti di un sensuale Sunseeker lungo i corsi d’acqua o di una fiera produzione Made in Italy in un turbinio di cavalli… basta guardare i mari e le strade di questa sofisticata società per essere spazzati via!
Un esempio su tutti: questo febbraio, gli appassionati di barche e auto sono stati abbagliati da una doppia dose di veicoli innovativi ed impressionanti, a cominciare dalle imbarcazioni quintessenziali lungo le banchine del Discover Boating Miami International Boat Show (MIBS) fino al Design District della quinta edizione del Miami Concours 2022, dalla Northeast 39th Street alla sontuosa Paradise Plaza.
Non c’è nulla di più “VIP” che il red carpet. Cosi, fila dopo fila, Bugatti, Lamborghini, McLaren e Mercedes sono state meticolosamente sfoggiate accanto alle sbalorditive hypercar, le boutique europee e l’annesso emporio di tesori architettonici. Ospitato da Prestige Imports sul tetto del Museum Garage, anche Exotics and Espresso ha avuto la sua buona dose di successo.
Il dettagliato palinsesto del Miami Concours 2022 si è concluso con la cerimonia di premiazione presentata da Pininfarina e presieduta dal presidente della giuria, il chirurgo, pilota e collezionista d’auto Mark Moskowitz MD insieme alla leggenda delle corse e conduttore televisivo Tommy Kendall. Tra i presenti anche l’amministratore delegato di Pininfarina Silvio Pietro Angori.
Un particolare riconoscimento è andato al noto imprenditore, regista cinematografico e collezionista di auto James Glickenhaus, il cui nome è indissolubilmente legato dalla Scuderia Cameron Glickenhaus nonché alla Ferrari P4/5, che Pinifarina ridisegnò per lui sulla base della Ferrari Enzo ma con le linee della serie P degli anni sessanta.
Tra i premiati anche John Hennessey, il celebre costruttore americano di hypercar e produttore della versione one-off della Hennessey Venom F5, alimentata da un motore V8 biturbo da 6,6 litri e 1.817 cavalli. Valutata 2,56 milioni di euro (2,8 milioni di dollari) e parte di una collezione di sole 24 unità, la F5 ha suscitato un certo clamore con la sua velocità prevista fino a 500 km/h (311 mph).
Una curiosità: l’acronimo “F5” è un riferimento alla scala Fujita che, non sorprende, misura tornado fino a 321 km/h (200 mph) o più di velocità.
Infine, qualche calcolo matematico da parte mia. Sono certa di aver contato almeno una decina di Pagani messe in bella mostra ma solo una Ferrari F40: quella del campione del mondo di F1 Nigel Mansell. Il classico ha fatto strage di cuori dinanzi alla facciata gialla di Fendi.
Se è vero che l’America è la ” Terra dei liberi e la Patria dei coraggiosi”, Miami è sicuramente la “Terra degli audaci e la Patria del bello”.