A Palermo è una bellissima giornata di inizio autunno, il mare è leggermente increspato ma non può certo un modesto grecale impensierire il nostro Targa 45 che, non appena messo il muso fuori dal porto e dato il primo colpo di gas ai motori, si solleva dalle onde e, sorretto dalla performante carena a redan, marchio di fabbrica di tutti i Magazzù, entra in planata senza sforzo a circa 15 nodi.
Al netto dei suoi oltre 13 metri di lunghezza, questo maxi-rib bilanciato nei pesi e disegnato su linee d’acqua pressoché perfette, mantiene la prua parallela alla superficie dell’acqua e un assetto che, anche quando ci portiamo sui 4.000 giri, risulta stabile e sicuro.
Il Targa 45 che stiamo provando monta tre Mercury Verado da 400 cavalli ciascuno, motorizzazione consigliata dal cantiere e che, senza sconvolgere l’equilibrio complessivo della barca e senza emettere rumori assordanti, promette piacere, potenza e adrenalina.
Promessa mantenuta: tra virate e controvirate, prima morbide poi più decise, il Targa s’inclina restando incollato sul suo binario e non ha la minima intenzione di mollare la presa.
Nessuna sbavatura, nessuna vibrazione. Il tutto mentre viaggiamo poco sotto i 30 nodi, mica a passo d’uomo. Menzione a parte merita la comodità dello stare in plancia di comando, al chiuso e con una visuale ineccepibile: la sensazione di comfort è quella di uno yacht, l’emozione agonistica è quella che solo un maxi-rib è in grado di trasmettere, il tutto al riparo dagli elementi.
Torniamo al contagiri, decidiamo di farlo impazzire fino al limite, dunque giù le manette e spingiamo fino a 50 nodi sul rettilineo. L’accelerazione è eccellente, la progressione è pazzesca, la tenuta è clamorosamente perfetta. Corriamo oltre i 6.000 giri al minuto, abbiamo passato i 52 nodi e, non sazi, osiamo fino a 6.300 giri: velocità di punta 55,3 nodi, da urlo!
Insomma, il Targa 45 ci ha proprio stupefatti, sia per quanto riguarda le prestazioni, sia per quanto concerne il comfort a bordo e, poiché si tratta del primo di una lunga serie, non vediamo l’ora di testare i prossimi: questo è solo l’inizio…