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Feadship Shinkai lascia il cantiere

Feadship Shinkai lascia il cantiere per esplorare il mondo.

Un puro custom Feadship ha compiuto il suo primo viaggio di quella che sarà una lunga vita di esplorazioni in tutto il mondo… E sarà sicuramente il viaggio più breve di sempre, dato che Shinkai è stato solo spostato dal cantiere di Aalsmeer al bacino esterno per l’allestimento finale in vista delle prove in mare e della sua consegna all’armatore nel corso di quest’anno.

Le novità includono un albero notevole e un sottomarino privato, sono solo due delle numerose richieste specifiche di un armatore che ha un’enorme esperienza nelle navigazioni esplorative.

Come ogni superyacht custom, anche il progetto di Shinkai ha ruotato intorno a queste scelte specifiche del cliente. In questo caso, la chiave era come inserire nel modo migliore un sottomarino di ben 7,2 tonnellate, sul ponte di poppa insieme alla grande gru necessaria per il varo e l’alaggio dello stesso. Prendendo questo come punto di partenza, il designer Philippe Briand e i team di Vitruvius e Feadship hanno poi sviluppato uno yacht explorer di 55 metri che sarà in grado di viaggiare per il mondo, pur rimanendo autosufficiente e riuscendo a garantire anche un basso consumo.

Feadship Shinkai: una “ice class baby”

Tra le molte avventure che Shinkai dovrebbe intraprendere nei prossimi anni, c’è anche quella di affrontare il passaggio a nord-ovest.

Per questo motivo lo scafo in acciaio di questo Feadship è stato costruito in “ice class” ed è dotato inoltre di un avanzato sistema sonar WASSP per ispezionare il fondo dell’oceano.

Il Feadship Shinkai non è stato dotato delle tradizionali pinne stabilizzatrici, poiché queste potrebbero potenzialmente ostacolare la capacità di recuperare il sottomarino in alcune condizioni. Per la prima volta è stato infatti installato un sistema giroscopico su uno yacht di queste dimensioni. Il ponte del serbatoio è stato inoltre organizzato in modo tale da consentire l’installazione di stabilizzatori tradizionali in un secondo tempo, ove fosse necessario.

Un “heavy duty” superyacht

Misurando 3×3 metri e pesando 23 tonnellate, il giroscopio è la più grande unità stabilizzatrice costruita fino ad oggi e rappresenta un elemento molto pesante per uno yacht costruito per andare lontano con consumi ridotti.

Ulteriore peso è dato dal sottomarino e, naturalmente, dalla massiccia gru necessaria al sollevamento dei 7400 kg di peso del sommergibile completo di equipaggio ed in ordine di navigazione. Questa gru ha uno sbraccio di quasi otto metri e sarà anche usata per varare il tender limousine di Shinkai e per sollevare l’auto del proprietario, contenuta nella sua cassa, dal ponte di poppa alla riva.

Questi sono presupposti eccezionali per uno yacht di 55 metri, sia in termini di peso che di stabilità. Shinkai dimostra ancora una volta la capacità unica di Feadship di costruire superyacht adattandosi il più possibile alle necessità dell’armatore.

Giorgio Ranucci

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