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DeepSeaker, l’aliscafo sommergibile del futuro è già realtà

DeepSeaker: sopra e sotto l’acqua ad emissioni zero

Un’imbarcazione avveniristica con cui sarà possibile non solo sfrecciare sull’acqua alla velocità di 30 nodi, ma anche immergersi e godere delle meraviglie dei fondali marini. Il tutto senza inquinare l’ambiente, grazie alla propulsione elettrica. Quello che fino a pochi anni fa poteva sembrare solo un sogno o un’ipotesi su un futuro molto remoto, sta invece diventando realtà grazie a DeepSeaker DS1, l’aliscafo-sommergibile progettato dalla startup innovativa italiana iSpace2o, che ha annunciato l’avvio ufficiale della produzione.

Il traguardo è stato reso possibile da un consistente finanziamento di Invitalia e dall’avvio di una collaborazione industriale con la Sealence di William Gobbo, che fornirà il powertrain elettrico al jet. Le linee stilistiche dello scafo sono invece firmate dallo studio Giancarlo Zema Design Group, mentre alla realizzazione e alla messa a punto del mezzo penserà la Blaze Performance, ovvero il team di Formula 1 H2O.

Il DeepSeaker DS1 era nato in origine come un accessorio di gamma dei toys di bordo dei super yacht, ma i suoi sviluppatori hanno intuito le sue enormi potenzialità di mercato anche come mezzo nautico indipendente, con cui organizzare per esempio delle suggestive gite turistiche sottomarine nei santuari archeologici sotto costa oppure per ammirare le grandi barriere coralline che già in pochissimi metri d’acqua offrono incredibili spettacoli della natura sommersa. Ancora, se pensiamo ai grandi acquari sparsi in tutto il mondo, dotandosi di DeepSeaker questi avranno la possibilità di offrire ai loro visitatori un’esperienza mozzafiato e immersiva, nel vero senso della parola. Non a caso, i primi dieci esemplari del DeepSeaker sono già stati opzionati da uno dei più grandi gruppi di navigazione internazionali, che li utilizzerà come mezzo di intrattenimento per i passeggeri delle proprie navi da crociera.

La caratteristica del DeepSeaker è quella di garantire la massima sicurezza dei passeggeri a bordo e contemporaneamente il massimo rispetto dell’ambiente circostante. Spiega infatti l’ingegnere Giuseppe Carusi, CEO della startup iSpace2o: «La tecnologia è ormai matura e in giro per il pianeta questo genere di imbarcazioni iniziano ad avere sempre più diffusione. iSpace2o, grazie anche ai suoi partner industriali, ha la capacità di posizionarsi all’apice di questo mercato grazie a un’offerta tecnologica di altissimo livello e a un design unico, elementi che non sempre si trovano nei prodotti dei competitors». iSpace2o diventa quindi un’altra realtà italiana che ha l’obiettivo di cambiare il modo col quale si andrà per mare, il tutto sempre nel massimo rispetto dell’ecosistema.

Alessandro Giuzio

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