Parte integrante del Dubai International Boat Show, la Dubai Yachting Conference prende il via ogni anno il giorno precedente l’apertura del salone. Come nelle passate edizioni, anche quest’anno le varie presentazioni e i panel proposti durante l’evento hanno toccato sia le questioni locali che quelle attualmente più rilevanti per l’industria della nautica.
L’edizione di quest’anno ha visto la partecipazione di circa 200 delegati. Ad aprire le danze, il discorso di benvenuto di Sua Eccellenza Saeed Modh Hareb, consulente senior del Dubai International Boat Show.
A questo si è aggiunta la presentazione di Trixie LohMirmand, vicepresidente esecutivo del Dubai World Trade Centre e leader del team organizzativo del DIBS, che ha evidenziato i numerosi aspetti ed i risultati conseguiti Dubai come città internazionale e centro di affari.
Sotto il titolo di “Horizon Scan”, il panel di apertura della yachting conference ha puntato i riflettori sulla creazione di una nuova area di crociera per gli yacht, che comprende il Mediterraneo orientale, il Mar Rosso e le numerose nuove realizzazioni in Arabia Saudita, insieme ai piani dell’Egitto per espandere le proprie attività legate al turismo nautico, oltre ai Paesi del CCG e alle località dell’Oceano Indiano come le Seychelles e le Maldive.
Il panel, moderato da Martin Redmayne del Superyacht Group, ha visto la partecipazione di figure di spicco come Yousuf Lootah, Action CEO of Corporate Strategy & Performance presso il Dipartmento dell’Economia e del Turismo di Dubai, Guillermo Canellas Vears, Head of Asset Management di NEOM, Hamra Mustafa, COO di Port Rashid DP World e Figen Ayan, Chief Port Officer di Galatransport Istanbul e Presidente di MedCruise.
Al centro delle varie iniziative in corso nel Mar Rosso e nel Golfo di Aqaba, così come della crescita delle strutture nautiche nel CCG, c’è l’ambizione che questa regione, insieme alle splendide isole dell’Oceano Indiano, possa diventare un’alternativa agli itinerari tradizionali, spostando l’attenzione dal Mediterraneo ai Caraibi, per le crociere invernali.
Ad esempio, l’area di Neom City, che copre l’angolo nord-occidentale dell’Arabia Saudita e comprende perle come Line City e l’isola di Sindalah, sarò dotata entro il 2030 di almeno una mezza dozzina di porti turistici in varie località. In particolare, Sindalah, destinata a diventare una destinazione di spicco per gli yacht di lusso, sarà in grado di ospitare superyacht fino a 150 metri di lunghezza già probabilmente entro la fine di quest’anno.
Tutti i relatori presenti alla Dubai Yachting Conference hanno risposto alle domande di Redmayne riguardo ai progetti, gli sviluppi e le prospettive in merito al piano generale. Redmayne ha inoltre suggerito un calendario ben preciso per la realizzazione della nuova regione per l’ormeggio invernale.
Sostenibilità e rispetto dell’ambiente sono stati i temi principali del secondo panel, che ha esaminato gli sviluppi nel mercato della nautica da diporto, inclusi quelli di Sunreef Yachts e dei suoi modelli eco-friendly e di Burgess Yachts, che sta stringendo partnership strategiche, come quella con la Blue Ocean Foundation.
Moderato da Sophianna Bergonzi, fondatrice di Yachtillywood Media (Monaco), il panel ha visto la partecipazione di Anastazia Kociolkowska, Business Development Manager di Burgess Yachts, Artur Poloczranski, Direttore delle Pubbliche Relazioni di Sunreef Yachts e Michael Stusch, Presidente esecutivo e CEO di H2-Enterprises Group Inc.
I due panel successivi hanno invece illustrato i nuovi sviluppi tecnologici e l’impatto dei social media sul settore della nautica da diporto e come questi cambiamenti debbano essere applicati alle strategie di marketing delle aziende del settore.
I due panel della conferenza sulla nautica da diporto erano rispettivamente intitolati:
– Cruising into Success: Innovative Strategies in the Luxury yachting Industry in the region
– In Dialogue; Influence Wave
Gli aspetti principali affrontati del primo panel hanno compreso i requisiti specifici necessari per creare un’atmosfera di lusso per il mercato della nautica da diporto in Medio Oriente, l’applicazione delle tecnologie più recenti e i loro impatti, il ruolo e la crescente influenza dei social media nonché il recente sviluppo di attività collaterali come il noleggio di catamarani.
L’importanza dei social media in tutti gli aspetti del mercato nautico, dal noleggio, l’ intermediazione per la vendita e l’acquisto, le nuove costruzioni, fino agli equipaggi ed il marketing di servizi e prodotti.
In un secondo panel moderato da Redmayne sotto il titolo di ” Turning Point – Metamorphosis of the Ultra High Net Worth Mindset: Changing with the Times” sono stati discussi i cambiamenti attuali e futuri nei modelli di proprietà, i nuovi atteggiamenti nei confronti della costruzione degli yacht in termini di materiali e combustibili utilizzati che riflettono una maggiore preoccupazione per la sostenibilità e del ruolo che uno yacht svolge nello stile di vita delle persone più benestanti.
Questo panel della Dubai Yachting Conference ha visto la partecipazione di Abeer Al-Shaali, vice amministratore delegato di Gulf Craft Group, Rainer Behne, presidente di BehNeMar Yachting, Jonathan Hind, amministratore delegato di Burgess in Medio Oriente e Michael Breman, Sales Manager di Lurssen.
Nella penultima sessione sono stati affrontati temi quali le infrastrutture nei porti turistici e la necessità di nuovi posti barca, soprattutto negli Emirati Arabi Uniti, dove si è registrato un notevole afflusso di yacht. Si è poi evidenziata la necessità di mantenere gli yacht in condizioni ottimali attraverso specifiche operazioni di refit e riprogettazioni per mantenerne alto sia il valore di mercato che l’appeal estetico, soprattutto per le imbarcazioni da noleggio.
Relatori di questa sessione sono stati Wayne Shepard, direttore di Dubai Harbour Marinas, e Luc Khaldoun, direttore esecutivo di JV & Advisory Services, Cruise Saudi.
A concludere la Dubai Yachting Conference, Luca D’Ambrosio, fondatore di The International Yachting Media, che ha moderato il panel Transforming Luxury Yachting with Advanced Technology: Catching up with the AI Phenomenon”. Il panel, composto da quattro esperti, ha offerto una panoramica approfondita sull’attuale influenza dell’ Intelligenza Artificiale sul mercato della nautica e sulle possibili prospettive future, con qualche incertezza riguardo all’ampiezza di tale impatto.
I quattro relatori erano il dottor Marien Nasraoui, direttore R&D di Nanotechnology, ChromaMe Air & Surface Nano Tech; Tommy Lexen, amministratore delegato e direttore creativo esecutivo di Immersive International, Jeroen van den Hurk, amministratore delegato di Van Berge Henegouwen e il capitano Sahar Rasti, amministratore delegato di SJR Group. Rasti è uno dei pochi capitani donna della regione.
Lo scarso tempo a disposizione non ha purtroppo lasciato spazio alle domande, che avrebbero sicuramente reso l’evento ancora più interessante. Magari un’intera giornata esclusivamente dedicata all’argomento sarebbe una buona iniziativa