Maurizio Capitani si racconta, la professione del comando è cultura e formazione.
“Mi imbarcai per la prima volta nel 1979 come giovanotto di coperta, in qualità di allievo. Potevo accedere alla saletta ufficiali e mangiare con loro ma lavoravo come marinaio. È importante vivere dalla parte dalla parte dell’equipaggio, rafforza ed insegna a comprendere le loro motivazioni.”
Comincia con queste parole, che già da sole riassumono la statura morale e professionale di questo comandante, la nostra intervista a Maurizio Capitani, un uomo che a dispetto di una carriera semplicemente strabiliante, riesce a comunicare con grande modestia e un innato senso di tranquillità.
Figlio d’arte, Maurizio Capitani ha navigato in tutto il mondo, prima a bordo delle navi mercantili e poi nel diporto di grande cabotaggio, al comando di grandi imbarcazioni private.
“Il comandante italiano è un uomo di cultura per il quale gli armatori normalmente stravedono. Cresciuto in Mediterraneo, quando arriva al comando ha la fortuna di conoscere già buona parte delle destinazioni da sogno che gli ospiti gli chiedono di visitare. Un vantaggio importante rispetto ai colleghi delle altre nazioni, specialmente quando questa caratteristica è abbinata al piacere di raccontare la storia di questi luoghi al proprio armatore.”
Un percorso vincente dicevamo. Maurizio Capitani non è solo il Comandante di un Fantastico Benetti da 140 piedi ma è anche Vicepresidente e Co-Fondatore di ItalianYachtMasters, un’associazione fra le più importanti al mondo quando si parla di comandanti di superyachts.
Comandante, in cosa consiste l’attività dell’Associazione a livello ‘istituzionale’?
L’attività di ItalianYachtMasters consiste nel selezionare la crema dei comandanti italiani la cui ammissione, come da statuto, deve passare al vaglio dei nostri probiviri. Una ‘conditio sine qua non’ necessaria a far sì che i comandanti dell’associazione sappiano interpretare i principi di cui ci pregiamo: rispetto, onestà, competenza, professionalità, serietà e duro lavoro.
Quanto è importante la formazione per ItalianYachtMasters?
Per ItalianYachtMasters la formazione è importantissima, è imperativo trasmettere tutta la nostra esperienza ai giovani, prima che la memoria ne vada persa. Trasmettere e insegnare con pazienza, non solo il mestiere, ma anche il modo di interpretarlo è fondamentale, anche perché le sensazioni che si provano durante la navigazione, a volte non si riescono a spiegare, noi stessi le dobbiamo metabolizzare prima di trasferirle. Si tratta perciò di un corpus di vissuto in mare trasmesso all’allievo, che poi viene arricchito anche grazie a un insieme di corsi specifici.
La formazione è variegata e prevede molti aspetti come la gestione del panico, la manovra con gli idrogetti, il dynamic positioning, la leadership e il management e tanto altro. I corsi si svolgono chiaramente quando i superyacht sono fermi e possono essere a pagamento, oppure gratuiti.
Un altro esempio, sempre più importante, è il corso per l’atterraggio degli elicotteri sul ponte.
In questa specifica occasione siamo stati in eliporto e un comandante esperto ci ha indottrinato sull’argomento a dovere.
Una formazione continua, come quelle elencate, fornisce le competenze che permettono a un capitano di essere sempre “sulla cresta dell’onda” e che gli consentono di stare sul mercato con una preparazione a tutto tondo, dote indispensabile per eccellere al comando.