Il “trait d’union” tra esterni e interni, che enfatizza il rapporto con il mare e l’ambiente circostante, è sicuramente sempre rappresentato dalla skylounge, dove grazie alle finestrature laterali up&down, è sufficiente il tocco di un bottone per godere direttamente della brezza marina, la migliore aria condizionata che si possa desiderare.
“L’utilizzo dell’elemento ‘vetro’ non si concentra solo nelle finestrature, ma diventa parte integrante anche degli spazi interni”, spiega Enrico Lumini, Head of Design di Hot Lab. “L’idea è stata infatti quella di accentuare le differenti funzioni della skylounge con l’inserimento di materiali tali che però non occludessero la vista. Ecco allora per esempio l’utilizzo di pareti vetrate, come quella che separa lo jardin d’hiver dalla wheelhouse, che permette di mantenere costantemente una profondità di campo visiva, pur mantenendo una separazione, quando necessario, tra i flussi dell’equipaggio e quelli degli ospiti”. In più, la presenza soluzioni oscuranti, garantisce un ulteriore livello di privacy.
La nuova skylounge dello Sherpa XL è ora ulteriormente valorizzata dalla selezione di nuovi materiali: il rovere in essenza coloniale per il parquet e il Light Grey Alpi scelto per il mobilio risultano ideali per aumentare la percezione di spazio a bordo già garantita dalla luce naturale, che filtra in questo tecnologico jardin d’hiver, la cui soffittatura accoglie i pannelli solari che caratterizzano tutti i modelli Arcadia. La loro presenza permette di ridurre l’uso dei generatori esaltando i suoni della natura quando in rada e l’ampio utilizzo di soluzioni vetrate all’avanguardia ad altissimo isolamento termico è l’ulteriore testimonianza della volontà del cantiere di rimanere fedele ai propri valori ecologici.
“Anche nella scelta delle paratie e del mobilio”, continua Lumini, “si è optato per materiali riflettenti, dove i contrasti tra lucido e opaco non fanno percepire le paratie come chiusura, ma le rendono quasi dei ‘portali trasparenti’. Ne è un perfetto esempio la parete tra la zona lounge e il corpo scale che collega tutti i ponti: l’abbiamo trattata come fosse una parete parasole esterna, con nichelatura lucida a specchio di base, sormontata da una serie di stecche verticali in essenza, che aumentano ulteriormente la spaziosità nel salone”.
Sul lower deck, la suite armatoriale si sviluppa senza soluzione di continuità nella stanza da bagno, priva di paratie di divisione, consentendo quindi all’armatore di vivere uno spazio dal respiro quasi domestico: ampio, aperto, luminoso anche grazie alla presenza di grandi finestre panoramiche a pelo d’acqua. Anche la cabina Vip di prua segue lo stesso principio e grazie ad esso riesce ad ampliare la percezione spaziale quasi teatralmente. A queste si aggiungono due cabine ospiti con letti gemelli, entrambe dotate di bagno privato.
Per quanto riguarda la zona crew, l’equipaggio ha a disposizione un box doccia separato, mentre lo spazio di stivaggio è composto da armadiature e vani sotto i letti e sotto la scala sollevabile. Inoltre, un accesso diretto alla timoneria e alle postazioni di manovra rende molto più agevole il servizio, assicurando la totale privacy all’armatore e ai suoi ospiti. Il cantiere ha inoltre realizzato una terza cabina (in optional) studiata per la possibile presenza della hostess.
Il rapporto diretto con il mare e l’ambiente circostante, da sempre uno dei tratti distintivi della filosofia Arcadia, è parte integrante di questo secondo Sherpa XL ed è esaltato nel pozzetto, direttamente collegato alla plancetta di poppa con una breve e scenografica sequenza di scalini che crea un gioco di incastri tra le murate sottili e il basso volume che sorregge il prendisole. Protetto dal sunlounge e da porte vetrate scorrevoli, questo vero e proprio patio sul mare, accoglie la zona pranzo per dieci ospiti, due wine cooler e un ampio storage: tutto il necessario per trascorrere momenti in totale relax.
Altro tratto distintivo del progetto Sherpa XL è la presenza, a proravia della sala macchine, di un garage laterale che può ospitare un tender di circa 4 metri, lasciando così la plancetta immediatamente utilizzabile dagli ospiti appena gettata l’ancora in rada: un vantaggio in termini di eleganza e comfort unico rispetto ai prodotti presenti oggi anche nel segmento 85-90 piedi; il garage trasverso inoltre funziona anche da isolante acustico tra la sala motori e la master cabin.
Il ponte superiore accoglie invece l’ampia sunlounge, dotata di un’area bar che esalta la filosofia open-air dello Sherpa XL: tutta questa zona infatti, a differenza dei tradizionali fly deck con timoneria, è totalmente dedicata agli ospiti e alla loro privacy. La regolarità della sunlounge permette di accontentare le possibili richieste di personalizzazione del cliente anche attraverso forniture loose.