Sacs Strider 11 Limousine: sornione e malizioso, ci rapisce con il suo sguardo felino ed è amore a prima vista ancora prima di dare inizio alle danze. Non c’è gioco di seduzione che tenga: attraverso quei due occhi di gatto che spuntano dalla tuga, lo Strider 11 Limousine osserva la preda e se ne impossessa usando le sue armi migliori, cioè sensualità, eleganza e grinta.
L’estroso Christian Grande, firma in calce di quasi tutta la flotta Sacs Marine, non ha smentito il proprio talento nemmeno quando gli è stato chiesto di rendere lo Strider 11 più ammaliante di quanto già non fosse l’apprezzatissima versione precedente.
Compito assolto a pieni voti: questo restyling sviluppato su linee particolarmente armoniche e sinuose è un’espressione di classe senza riserbo, che si presta tanto al diporto quanto al suo utilizzo come mega-tender per superyachts.
Esterni: la convivialità e il comfort prendono il largo
Il modello Limo, chiamato anche Openback, è un maxi-rib votato alla comodità. Basta prendere posto nell’area living, ampia come poche su gommoni di queste dimensioni, per capire che a bordo del nuovo Strider 11 rilassarsi è un dovere, non soltanto un piacere.
Gli schienali del divano a U, alti e robusti, avvolgono il pozzetto in un grande abbraccio e regalano un senso di protezione anche a chi preferisce sdraiarsi sul mega prendisole di poppa, che si materializza abbassando il tavolo centrale, foderabile con la raffinata cuscineria in cellula chiusa.
Se a poppavia, grazie allo sfruttamento del baglio massimo (quasi 3 metri e 80), si espande un salotto a cielo aperto (con tanto di cucina posta nel ripiano dietro la seduta di guida), a pruavia si incunea un solarium a tutto campo, dove il prendisole prodiero spazia dalla tuga al verricello senza interruzioni.
A proposito della tuga, disegnata in maniera curvilinea e dinamica secondo i canoni estetici dell’automotive e vistosamente rialzata rispetto al piano di coperta, essa permette di usufruire di maggiore spazio in altezza all’interno del cabinato.
Ma prima di scendere nella zona notte, apprezziamo la postazione di comando, con doppia seduta ergonomica con cuscini stand-up e una consolle compatta e completa di ogni strumentazione tecnologica. Il t-top, privo di sostegni laterali, sembra galleggiare sopra le nostre teste, mentre sotto i nostri piedi il pagliolato in teak massello si fa notare in tutto il suo elegante chiarore, estendendosi fino alle plance di poppa.
Interni: un ambiente esclusivo e accogliente
Comodità e lusso procedono a braccetto sottocoperta, dove il grande letto matrimoniale gode di volume in ampiezza e di aria in altezza, grazie alla particolare struttura della tuga. Anche il disimpegno è molto accogliente, mentre a dritta abbiamo la toilette provvista di oblò.
La qualità dei materiali è elevata e si tocca con mano. Nessun dettaglio è abbandonato al suo destino, a partire dai faretti che, disposti a ferro di cavallo sopra il letto, regalano luminosità senza essere invasivi. Il layout interno, spazioso e vivibile, oltre che esclusivo e di classe, è quindi la naturale prosecuzione dell’ambiente esterno e consente di annoverare lo Strider 11 tra le fila dei day-cruiser.
La prova in mare: grande stabilità e una ripresa perfetta
I maxi-rib di Sacs Marine sono famosi non solo per il loro design moderno e innovativo, ma anche per le perfomance eccellenti abbinate a un comfort ineccepibile anche in navigazione. Non fa eccezione lo Strider 11 Limousine che, al netto del suo aspetto accomodante e seducente, si trasforma in un predatore dei mari non appena diamo gas alla coppia di fuoribordo Mercury da 300 cavalli ciascuno. A 2.500 giri, infatti, con una velocità poco superiore agli 11 nodi, siamo già in planata.
Le onde stamattina non sembrano aver intenzione di impensierirci più tanto, così ne approfittiamo per spingerci subito oltre i 24 nodi: i tubolari non vibrano, la carena resta stabilmente incollata sul suo binario e noi in piedi al volante ci sentiamo comodi e sicuri. L’accelerazione è ottima, lineare, senza strappi. La visuale è perfetta e il parabrezza ci protegge efficacemente dal vento.
Dopo qualche accostata morbida alternata a virate più decise, ci portiamo a velocità di crociera, intorno ai 30 nodi e constatiamo che i consumi sono ottimi: 4.500 giri, 42 litri orari a motore.
Solleviamo leggermente il trim, affondiamo le manette e vediamo fin dove è capace lo Strider 11. A 5.500 giri tocchiamo i 44 nodi, siamo già al top, ma non ci accontentiamo, quindi tutta giù la manopola: ora il display indica 6.000 giri e 44,7 nodi, una velocità massima strepitosa considerando i cavalli “standard” installati, suggeriti dal cantiere brianzolo ma non certo i più potenti in relazione a un battello pneumatico di 11 metri e mezzo. Lo staff di Sacs Marine, infatti, ci fa presente che lo Strider 11 è in grado di toccare anche i 48 nodi.
Con l’adrenalina ancora a mille, rientriamo al Marina di Varazze sedotti ma non abbandonati: a bordo dello Strider 11 Limousine, tanto attraente quanto prestante, ci torneremo molto presto.
Sacs Strider 11 Limousine: i numeri della prova
Rpm | Knots | L/h | L/nm |
600 | 3.1 | 5.8 | 1.8 |
1,000 | 5 | 10.8 | 2 |
1,500 | 7.3 | 16.6 | 2.2 |
2,000 | 9 | 28.6 | 3.2 |
2,500 | 11.4 | 40 | 3.4 |
3,000 | 15.6 | 46 | 2.9 |
3,500 | 22.7 | 60 | 2.6 |
4,000 | 24 | 70 | 2.8 |
4,500 | 30 | 84 | 2.8 |
5,000 | 35 | 110 | 3 |
5,500 | 44 | 174 | 3.8 |
6,000 | 44.7 | 192 | 4.2 |
Sacs Strider 11 Limousine: scheda tecnica
Overall Length | 11.51 m |
Hull Length | 9.98 m |
Overall Width | 3.79 m |
Draft | 0.60 m (0.85 m) |
Tubes | 70 cm |
No of Compartments |
6 |
Hull | Deep V Hull |
Deadrise | 24,3° |
Weight with standard engines | 4,2 t |
Fuel Tank Capacity | 530 l |
Fresh Water Tank Capacity | 130 l |
Black Waters Capacity | 40 l |
Design Capacity |
EC – B |
Passengers Capacity | 14 |
Berths | 2 |
Maximum Power | 662 kW |
Recommended Engine | 2 x Mercury 300 hp |
Drive | outboard |
Top Speed | 48 kn |
Cruising Speed | 28-32 kn |
Fuel Consumption | 70 lt/h |
Range (cruising speed) | 220 NM |
Project | SACS |
Design | Christian Grande DesignWorks |