Azimut Grande 35 Metri, colorando fuori dai bordi si vede l’orizzonte.
Oggetti da sogno, questo sono gli yacht. Ed è strano pensare come il concetto stesso di sogno venga spesso represso dal rispetto di canoni di bellezza tradizionali, soventemente troppo simili a se stessi. E’ come se l’industria nautica fosse inevitabilmente costretta ad esprimere creatività stando all’interno di linee prestabilite, sicure, convenzionali, classiche.
Come quando da piccoli ci obbligavano a colorare stando all’interno di disegni già tracciati. Come se ci fosse un unico modo di disegnare un fiore, un viso, un mare. Come se quella linea dell’orizzonte dovesse sempre apparire in quella posizione, come fosse altrimenti impossibile osservarla da un’altra angolazione.
Poi per fortuna la genetica ci spinge, anche inconsapevolmente, a rompere gli schemi, a sperimentare. Si realizzano cosi nuove prospettive. Si rendono di fatto possibili nuovi, e sopratutto diversi, canoni di bellezza.
A questo penso scendendo dalla poppa dell’Azimut Grande 35 Metri, la mente ancora immersa nelle riflessioni che una visita a bordo di questo superyacht non può che scatenare in chi, come me, rifugge dalle mezze misure ed è aperto al cambiamento.
Trentacinque metri sono un foglio bello grande da colorare, specialmente uscendo dai bordi, ma bisogna soffermarsi ad osservare la visione d’insieme del main deck per comprendere appieno la portata del cambiamento introdotto dalle mani di Achille Salvagni con questo yacht.
Interni
Luce e curve sinuose si fondono in un’architettura d’interni che riprende il movimento del mare e lo ripropone, accostando onde a forme ellittiche con una mestria impareggiabile. Poche linee rettilinee incorniciano o, semplicemente, supportano capolavori d’ebanisteria che, parimenti, riprendono il tema complessivo dell’ambiente, esaltandolo.
Continuando il nostro cammino sul ponte principale, all’estrema prua, troviamo la Master Cabin. Occupa il baglio massimo dell’imbarcazione e riesce a sembrar quasi sospesa, a mezz’aria, fra il cielo ed il mare. Qui prende vita un balcone di grandi dimensioni che, grazie ad un meccanismo inedito, elimina tutte le barriere visive rendendo cosi possibili, visioni d’orizzonte complete ed ininterrotte.
Ma è scendendo gli scalini della scala a vortice che collega tutti i ponti dell’Azimut Grande 35 Metri che compiamo il viaggio definitivo, quello nel design totale che permea questa imbarcazione. Atterrati sottocoperta, guardiamo in alto, ed è sufficiente uno sguardo per rendersi subito conto della maniacale attenzione posta nel disegno di ogni singola curva, nello studio di ogni variazione di profondità.
Il disegno sinuoso della grande lobby centrale sottolinea nuovamente il tema complessivo dell’imbarcazione raccordando gli ingressi delle quattro cabine ospiti, due Vip dotate di matrimoniale e due cabine a letti gemelli. Grandi spazi anche per la zona prodiera che, separata e riservata all’equipaggio, offre ai sei membri dello stesso, quattro cabine, quattro bagni ed un area cucina/relax ad essi dedicata.
Esterni
E’ decisamente colorato fuori dai bordi anche il design degli spazi esterni, affidato in questo caso alle capaci mani di Stefano Righini. l’Azimut Grande 35 Metri sorprende presentando un’inedita zona lounge a prua che, sfruttando il disegno trapezioidale della stessa ed il meccanismo che occulta completamente l’area dedicata alle manovre d’ormeggio, riesce ad offrire un’area dalle dimensioni impensabili dove trovano posto, disposti con una classe infinita, una dinette a baglio massimo, due divani prendisole ed una vasca idromassaggio.
Quasi invisibile al profilo dell’imbarcazione troviamo il secondo colpo di genio di Righini che, senza violare la linea dell’imbarcazione, inserisce con leggerezza un grande sundeck in posizione rialzata. Vi si accede dall’upperdeck e, se non fosse per la scala che lo asserve, potrebbe apparire semplicemente come un’estensione del T-Top che ombreggia il ponte superiore.
La stessa pilot house è magistralmente inserita in una linea che, nonostante l’abbondanza degli spazi, riesce a rimanere dinamica, conferendo cosi al profilo complessivo di questo superyacht un’aspetto sportivo, risultato per nulla scontato in questa fascia di mercato.
Sfruttando la larghezza massima, che misura ben 7,5 metri, è stato implementato un tender garage laterale che, capace di ospitare contemporaneamente un battello di servizio da 5 metri ed una grande moto ad acqua, porta con se il grande vantaggio di lasciare la poppa completamente libera. Un portellone pivottante consente infatti di liberare una beach area dalle dimensioni sorprendenti. Realizzata al livello del galleggiamento, ospita un mobile bar che, incastonato fra le due discese a mare, delimita i dodici metri quadri di questa zona dedicata al contatto con il mare.
Costruzione dell’Azimut Grande 35 Metri
Anima del progetto è la tecnica di costruzione. Realizzata con un uso estensivo sia della fibra di carbonio che di resine epossidriche, il superyacht riesce ad “investire” tutto il risparmio di peso nella creazione di volumi, atrezzature e aree aggiuntive.
L’Azimut Grande 35 Metri riesce così ad offrire l’abilitabilità e le funzioni di un superyacht di maggiori dimensioni a costi di gestione relativamente contenuti.
Lo scafo di questo superyacht è infatti laminato utilizzando resine epossidriche mentre tutte le sovrastrutture sono integralmente realizzate in fibra di carbonio. L’utilizzo di questo materiale consente inoltre un risparmio importante di peso in alto, a tutto vantaggio di un baricentro più basso e, chi va per mare, sa quanto questo sia importante.
Anche la carena posta alla base dello sviluppo di questo superyacht è particolare ed innovativa, progettata a quattro mani da Pierluigi Ausonio e dal centro ricerca e sviluppo di Azimut, unisce le caratteristiche di una carena “Displacement to Planning” all’utilizzo di un bulbo prodiero che, lavorando insieme, consentono sia di navigare in dislocamento (ed in economia) fino a 10/12 nodi, che di spostarsi a 21 nodi di velocità di crociera veloce, in regime semidislocante.
L’Azimut Grande 35 Metri, spinto da due motori MTU 16V2000 M93 da 2.400 cavalli ciascuno, è inoltre capace di una velocità massima di 26 nodi.
Caratteristiche Tecniche dell’Azimut Grande 35 Metri
Main Technical Data | |
Length overall (incl. pulpit) | 35 m (114′ 10”) |
Hull Length ( incl. bathing platform) | 34.64 m (113′ 8”) |
Max Beam | 7.50 m (24′ 7”) |
Draft ( incl. props at full load) | 1.91 m approx |
Displacement (at full load) | 154 t approx |
Project | |
Building material | VTR + Carbon Fiber |
Exterior styling & concept | Stefano Righini |
Interior designer | Achille Salvagni Architetti |
Hull designer | Pierluigi Ausonio Naval Architecture & Azimut Yachts |
Hull | Planning with wave piercer |
Builder | Azimut Yachts |
Accommodation | |
Cabins | 5 + 4 crew |
Berths | 10 + 6 crew |
Head compartments | 6 + 4 crew |
Performance | |
Engines | 2 x 2.400 mHP (1630 kW) MTU 16V2000 M93 |
Maximum speed (performance test mass) | 26 kn |
Cruising speed (performance test mass) | 21 kn |
Tank Capacity | |
Fuel Capacity | 18,000 l |
Water Capacity | 3,000 l |